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mercoledì 9 maggio 2007

Salari dei dipendenti: Italia penultima in Europa

La notizia risale a qualche settimana fa: siamo penultimi in Europa nel livello reale degli stipendi dei lavoratori dipendenti.
Che strano!
Lo stipendio medio del lavoratore dipendente italiano, pari a 16.242 euro all’anno, è superiore in Europa solo a quello del suo collega portoghese e risulta nettamente inferiore a quello della Gran Bretagna (28.007), della Germania (21.235), ma più basso anche della Spagna (17.412) e della Grecia (16.720). Non solo: nei precedenti cinque anni (dal 2000 al 2005) la crescita delle retribuzioni è stata da noi pari al 13,7%, contro una media europea del 18%. Salari troppo bassi dunque, ed erosi dall’inflazione.
Lo dice un recente
rapporto dell’Eurispes (chi lo volesse leggere e farsi del male non ha che da cliccarci sopra)
Per la verità io sono molto scettico sul fatto che in media un dipendente italiano guadagni quasi 1.300 euro al mese... mah!
Comunque sia ecco i dati ufficiali:
Livello del salario netto annuo del lavoratore dipendente, senza carichi di famiglia nel 2004, nel 2005 e 2006 (in euro a parità di potere d’acquisto)

Paesi

2004

2005

2006

Crescita percentuali dal 2004 al 2006

Gran Bretagna

21.015

25.880

28.007

+33,3

Olanda

19.533

21.513

23.289

+19,2

Germania

18.607

19.603

21.235

+14,1

Irlanda

19.013

19.508

21.112

+11,0

Finlandia

17.394

18.372

19.890

+14,3

Francia

18.382

18.216

19.731

+7,3

Belgio

18.292

18.242

19.729

+7,9

Danimarca

16.848

17.295

18.735

+11,2

Spagna

15.771

16.085

17.412

+10,4

Grecia

12.434

15.440

16.720

+34,5

Italia

15.597

15.009

16.242

+4,1

Portogallo

8.634

12.142

13.136

+52,1

9 commenti:

Anonimo ha detto...

In Italia ci sono troppi laureati ed è per questo che son pagati cosi poco, altrimenti non si spiega.

Ovviamente per troppi non intendo in valore assoluto,ma in relazione alla richiesta.

Ce ne sono troppi di più di quelli richiesti.

Prova a trovare la stessa tabella comparativa però con le soubrette di tutta europa al posto dei laureati.

Secondo me in quel caso l'Italia sarebbe al primo posto!!

Ale ha detto...

..la tabella si riferisce a tutti i dipendenti, non solo ai laureati.

Anonimo ha detto...

Se invece dei dipendenti avessi confrontato i laureati secondo me sarebbe stato anche peggio.

Comunque ti rinnovo l'idea:

Prova a trovare la stessa tabella comparativa però con le soubrette di tutta europa.

Ale ha detto...

...va bene che sono in malattia, ma preferisco impiegare il tempo in altre ricerche :-)))

Mi hai preso per Corona???

Comunque basta parlare di salari e gli ingegneri insorgono...

Anonimo ha detto...

Dire che in Italia ci sono troppi laureati mi sembra un tantino esagerato.
Primo perchè non è vero, secondo perchè è troppo generalizzante: in Italia ci sono una marea di laureati in materie umanistiche e i motivi, a mio personale avviso, sono da ricercare in
1. il fatto che l'italiano medio non vuole andarsene da casa di mamma manco morto e quindi studia fino alla fine dei suoi giorni pur di fare il mantenuto
2. le facoltà umanistiche sono obiettivamente molto più abbordabili per poter ottenere il "pezzo di carta".

Il problema dell'essere pagati poco và invece, secondo me, ricercato nella stagnazione del mercato del lavoro, ovvero nella quasi impossibilità di cambiare facilmente lavoro (a partire dal volerlo ... ovvio).
In questo modo le ditte sanno che "o con noi o a casa", e quindi si permettono di pagare niente. Previo poi pagare profumatamente i livelli di quadro e dirigente.
Se rapportiamo i salari di quadri e dirigenti a quelli del resto dell'Europa, vedrete che in Italia la paga è quasi il doppio (o anche il triplo in certi casi). Se volete i numeri cercate la puntata di REPORT dove si discuteva proprio dei salari dei manager di Alitalia, o di Trenitalia ... follia pura.
Commento finale: andatevene dall'Italia se potete e tornateci per le feste. Io ho fatto così.

Saluti

Anonimo ha detto...

Io rimango dell'idea che in Italia ci siano troppi laureati.
Abbiamo meno laureati della Francia e della Germania, è vero, ma fare confronti sul valore assoluto non ha alcun senso.

Non è vero neppure che in Italia siano tutti cocchi di mamma e che si preferisca stupidamente le laurea umanistiche perchè sono più facili.

Oggigiorno quest'ultime danno più sbocchi delle lauree tecniche: basta vedere la grande richiesta di lauree umanistiche che fanno le tante,tantissime agenzie di somministrazione che stanno nascendo in questi anni in Italia.

Anonimo ha detto...

Le ditte hanno bisogno, ma sanno che trovare lavoro non è semplice, ergo possono permettersi di pagare poco. Come dire: avessi 3 alternative é ovvio che vado dove mi pagano di più.

In Italia c'è una bassissima richiesta di laureati e la conseguenza diretta sono gli stipendi cosi bassi. Ci puoi girare intorno quanto vuoi,ma non si sfugge.

Per quanto riguarda il costo della vita, ti posso dire che ho un amico in germania (a Berlino) che mi ha confermato che i prezzi li sono più o meno gli stessi di Milano.
Inoltre le auto li costano molto meno che da noi.

In Italia forse si preferisce pagare le veline e le soubrette,ma questo poi è un altro discorso...

Unknown ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Unknown ha detto...

Fa piacere constatare che, per l'ennesima volta, il nostro paese è proprio messo male!
Il problema non è il numero dei laureati, ma sono le aziende.
Infatti, queste o non assumono o se assumono lo fanno sfruttandoti. Sanno di avere il coltello dalla parte del manico e di avere alla porta una lunga fila di persone pronte a prendere il tuo posto. Quindi, o non lavori e stai a casa o accetti di lavorare alle condizioni che ti vengo poste (precario, stipendio basso, nessuna assicurazione, nessun contributo, malattia, ecc. ecc.).

Lasciamo poi perdere il discorso della meritocrazia ....